Il modellatore solido produrrà un modello geometrico in un suo formato particolare che potrà modificare e che noi salveremo.
Per poter proseguire dovremo però avere una descrizione della superficie in termine di triangoli, detta mesh. Di solito questa mesh si ottiene e esportando il modello in formato STL
Una volta ottenuta la superficie del solido da stampare occorre affettarla in fette spesse quanto uno strato di materiale
Per ridurre il consumo di plastica potremo poi creare una struttura a nido d'ape nell'interno.
In alcuni casi poi occorrerà crear dei supporti per fare in modo che parti sporgenti del solido abbaino dove posarsi. Anche questi supporti vanno affettati.
Per finire occorrerà creare un percorso per la testina di stampa per riempire le fette prodotte.
Questo percorso, tradotto in comandi di movimento, verrà salvato in un file in formato g-code.
Il programma che esegue questo lavoro è uno slicer. Quello che usiamo noi si chiama slic3r e lo trovate qui: http://slic3r.org/
A questo punto non resta che inviare alla stampante il file. Possiamo utilizzare vari sistemi:
un emulatore di terminale e collegato tramite l'USB dell'Arduino
una scheda SD se la nostra stampante possiede il lettore
la rete se abbiamo un server di stampa come OctroPi